domenica 24 maggio 2015
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sono stati oggetto di assidue e minuziose indagini da parte della Polizia Postale per due anni. Ultime imputazioni a loro carico gli attacchi ai siti Expo e al Ministero della Difesa.
Da quello che è emerso i due giovani, rispettivamente di 31 e 27 anni, si trovano ora ai domiciliari e sono accusati di parecchi reati informatici e sono stati definiti ‘due vere star del panorama hacktivista italiano’.
‘L’operazione “UNMASK“’, che ha portato al loro arresto è stata ‘un’articolata attività di indagine’ che ‘è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Giancarlo Capaldo e dal Sostituto Procuratore Eugenio Albamonte della Procura della Repubblica di Roma e condotta dagli investigatori specializzati del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni’.
Il dolore dei Compagni Anons per la straziante storia dei due giovani, si espande e la Legione si è immediatamente mobilitata per Aken e Otherwise. “Due Anonymous amati”, così scrive @AnonymousVideo che ha dedicato loro due filmati con il sottofondo di “Bella ciao” e una frase: “Aken e Otherwise, non dimenticheremo. La nostra amicizia durerà per sempre. Chi non conosce il mondo Anonymous non può capire cosa sia un Compagno per noi. Ma voi sarete nei nostri cuori sempre, combatteremo per voi. L’idea Anonyous andrà avanti e voi sarete con noi, nelle nostre anime guerriere. E così sarà, per ogni Anon arrestato, fino alla fine del tempo”. Anche AnonUkRadio ha dedicato ai due giovani uno show, la sera stessa degli arresti.
Immediata la solidarietà di FreeAnons, il network creato appositamente per dare assistenza legale ed economica agli hacktivisti arrestati. “Qualsiasi cosa di cui hanno bisogno, qualsiasi supporto, ce lo facciano sapere”, riferisce una fonte interna della rete per la libertà degli hacktivisti, sul server CyberGuerrilla.
E ancora, dai Freeanons di Anonops: “Aken è nel nostro cuore, un grande amico”, tanto che è stato contattato l’avvocato in USA, che già ha seguito le cause degli attivisti coinvolti negli attacchi di Paypal del 2011, il cui ultimo processo si è svolto a Febbraio 2015. L’avvocato americano sembra essersi offerto di dare pieno appoggio agli avvocati italiani che seguiranno Aken e Otherwise. Sul loro sito, Freeanons.org, scrivono: “Un messaggio ai nostri compagni italiani arrestati:
“Quando un Anonymous è arrestato e la sua identità svelata è come una morte. Ma più forte della morte è l’amore. I nostri compagni amati sono con noi, nei nostri cuori. Nessun arresto potrà strapparli via. Aken e Otherwise erano e sono veri anon, che hanno combattuto per l’ideale pur sapendo quali conseguenze avrebbero pagato. Tutta la Legione sente la vostra mancanza, ma non lasceremo che il vostro arresto sia vano, ci sarà una Vendetta anche per voi, Fratelli. Infine vi vogliamo ringraziare per tutto quello che avete fatto con noi e per il tempo trascorso insieme. Non vi dimenticheremo mai”.