sabato 17 maggio 2014
È interessante sentire come nel clip vengono spiegate le forme di protesta adottate dagli Anon e il loro rapporto con le trasgressioni compiute durante le azioni: “In rete è molto facile, per chi ne avesse l’interesse, dipingerci come delinquenti, terroristi, o affibbiarci qualsiasi altra etichetta.”
Questa volta dà voce allo schieramento di hacktivisti italiano un’Anonymiss, dal seno procace e dalla chioma fulva, che con le sue caratteristiche stravaganti e originali, rappresenta perfettamente l’animo della Legione e che sottolinea, la presenza e l’attività delle donne all’interno del gruppo. È interessante sentire come nel clip vengono spiegate le forme di protesta adottate dagli Anon e il loro rapporto con le trasgressioni compiute durante le azioni:
“In rete è molto facile, per chi ne avesse l’interesse, dipingerci come delinquenti, terroristi, o affibbiarci qualsiasi altra etichetta.”
Gli hacktivisti con la maschera di V agiscono sempre durante le ore buie, in cui il mondo dorme, mentre loro, da dietro un pc sembrano osservare questo mondo e pensare a come stupire, a come combattere, a come farsi sentire la mattina dopo, quando le persone si svegliano e controllano le notizie su internet. Ma quello che stupisce di questo movimento, va ben oltre l’hacking: videomaker, web master, grafici, questi sono i giovani (e non solo si presume) dal volto di Guy Fawkes.
Gli Anonymous, famosi perché bucano i governi e perché padroni del cyberspazio, sono il gruppo di hacktivisti che dal 2010 fa parlare di sé e che ha portato nel mondo dibattiti sulla libertà di espressione, specie dopo gli arresti di alcuni membri e di alcuni esponenti, anche della stampa, che li hanno supportati. Ma non si fermano solo all’hacking, dietro Anonymous c’è un mondo fatto di passione per la tecnologia e lo si vede dalla bravura che hanno nel costruire siti, editare video, creare grafiche, fare i dj in radio e, addirittura, creare uffici stampa, quando inviano le mail delle loro azioni a giornalisti e redazioni. Ma soprattutto è loro caratteristica la capacità di unirsi in una rete globale e riuscire a fare networking con i vari gruppi mondiali, invadendo l’intero spazio virtuale. Bizzarri, grotteschi con la loro maschera segnano l’universo illusorio di internet, navigandolo nei meandri più insoliti. Anonymous è il movimento che sta fortemente contribuendo a delineare i connotati dell’era digitale, essa è arrivata prepotente e sempre più innovativa, loro ne cavalcano l’onda divenendone parte integrante.
Durante la notte tra sabato e domenica il gruppo Anonymous Italy, ha pubblicato l’intervista sul sito AnonymousVideo.eu, che è una sorta di contenitore di tutte le attività internazionali, attivo dal 2010 e il cui precedente nome era RezoAnonymous.fr e in cui troviamo la radio e i video, le news e le varie fazioni di lotta e a settembre il documentario The Hacker War mi spiega un Anon iternational, la cui anteprima è già visibile.
Nel clip la Legione italiana spiega le avventure, le lotte dal 2011 ad oggi e in uno spezzone si tolgono anche qualche sassolino dalle scarpe, se vogliamo dire così, perché spesso accusati di essere faziosi e con forti connotati politici, o nella maggior parte dei casi demonizzati e creduti mostri oscuri, che fanno stragi di siti, creano disservizi e bucano mail a caso, invadendo la privacy altrui.
Alla fine di Ottobre 2012 rilasciammo in rete più di 3500 files, per un totale di circa 1,3 Giga, sottratti alle forze del dis-ordine, i cui contenuti variavano dalle specifiche dei sistemi di intercettazione, alla rivelazione di dossier su vari attivisti, ai rapporti di manganelli spezzati durante arresti, si vantano i cyberhacktivisti nelle sembianze dell’Anonymiss dalla chioma ramata e l’abbigliamento sexy, vanitosa, stravagante e provocatoria come tutta la Legione.